Ci sono abbinamenti che non fanno rumore, ma funzionano.
Come certe coppie che non postano nulla su Instagram, ma si tengono per mano sotto il tavolo.
Così è l’incontro tra un piatto semplice ma intrigante — linguine con speck, pomodoro e zucchine — e un rosso veneto che sa come farsi amare senza alzare la voce: il “Rita” Rosso Veronese IGT 2019 dei Fratelli Vogadori.


Dalla Valpolicella con amore, questo vino è un blend che racconta il territorio con garbo. Le uve — probabilmente Corvina, Rondinella e Molinara — giocano insieme con una leggerezza che non è mai banalità. Frutta rossa matura, un accenno di spezie, una beva che accarezza senza stancare. Il tutto con un 12,5% alcolico che permette anche un bis senza sensi di colpa.


E poi c’è lui, il piatto. Le linguine si avvolgono in un sugo dove la dolcezza delle zucchine smorza la sapidità dello speck, mentre il pomodoro regala freschezza e acidità. Una sinfonia da pranzo di metà settimana che però si merita un vino con una storia da raccontare.
Il “Rita” entra in scena con passo sicuro: non sovrasta, non scompare. Bilancia, coccola, invita a un secondo calice. I tannini sono morbidi, l’equilibrio perfetto per affrontare il mix affumicato e succoso del piatto. È l’abbinamento della quotidianità fatta bene, di quella bellezza che si scopre tra una forchettata e un sorriso.
Angelo Infurna